Si scava sotto i sogni, i polpastrelli nella terra, per stanare quell'inquietudine dolorante, per farla emerge dall'ombra pastosa nei suoi riccioli di seta attraverso armature di luce notturna, reminiscenze neo gotiche in bilico tra paradisiaco e demoniaco. Profonda, un pozzo dove è caduta la luna, questa couture disegnata da Riccardo Tisci è un'ombra cucita tra presente e passato, un pezzo di universo che si ripercuote sulle giacche popolate di segni misteriosi, lontani come cerchi nel grano, silhouette contorte e accese di meccanismi che aprono le porte di una nuova percezione dove tutto appare come realmente finito.
Sognante come sempre, il linguaggio è sempre quello ma questa volta si carica di una durezza scagliata tra la paura e la malinconia. Meraviglioso l'abito di ruches come pure il long dress rosa con corpetto di cristalli e orlo spumeggiante di mini ruches, la camicia in voile di seta con maxy creste e tutte le decorazioni in fil di metallo. Bellissimi i motivi che si disegnano sui tailleur, sembrano codici cifrati giunti da un universo parallelo.
Intensa e commovente nel suo lirismo a volte scade in un feticismo senza senso e in outfit che danno un'idea di sconveniente incompletezza. Il resto è pura poesia: un 8.
le haute couture di Givenchy non mi sono mai piaciute ma questa è bella! Forse perchè certi capi mi ricordano un pò Valentino.
RispondiEliminaPochi ma buoni... poi il make mmmmm! 8 anchio!
Si, ricorda Valentino molto spesso
RispondiEliminaMi piacciono (molto) solo 3 o 4 uscite. Il resto niente di rilevante.
RispondiEliminaI riferimenti a Valentino sono molto evidenti.
Non avrei dato più di 6/6 e mezzo.
Sicuramente la migliore sfilata sin ora. Mi aspettavo ancora qualcosina ma Tisci, si sa, mi cattura sempre! Non ripetero' la storia del Valentino ripreso da Riccardo Tisci, ma vorrei dire che io la percepisco come un'ispirazione, non una copiatura dall'archivio (cfr. Elie Saab), mi piace il fatto che Tisci abbia estrapolato qualcosa dal grande lavoro del couturier che qui a Modainsegni amiamo alla folllia e l'abbia trapiantato in Givenchy inserendo, di fatto, una novità per quanto concerne il marchio del carissimo Hubert. E soprattutto adoro questa atmosfera quasi onirica che si respira sulla passerella di Givenchy ormai da un po', e adoro il degradè dei primi outfit e il modo in cui i volumi vengono padroneggiati. Bello!
RispondiEliminaE adesso... occhi puntati su di Lui, o meglio, loro!
Mi aspettavo ben di piu, però solo per quel jumpsuit blu/viola questa collezione vale il suo peso d'oro.... anche se come dice Elia cita troppo Valentino, quel vestito su Natalia è puro plagio !
RispondiEliminaComunque in questa stagione triste, disastrosa, mediocre, Barbie, noiosa, persino questa che forse avrei definito deludente in un'altra cornice mi sembra la collezione che salva (piu o meno) il tutto....
La mia preferita. E che colori! Tisci è un genio.
RispondiEliminaLa collezione Haute Couture più bella di Parigi.
RispondiEliminaBisogna ammettere peò che l'intera settimana dell'Alta Moda parigina ha un po deluso,niente sorprese e niente collezioni da togliere il fiato,Tisci ci ha provato ma non c'è riuscito fino in fondo...comunque ,secondo me, ha fatto la miglior sfilata HC di Parigi.