Scultura e rigore per le armature "à porter" di Aquilano e Rimondi per Ferré. Pelle nera lavorata, quasi sbalzata, impunturata, per gli abiti da giorno e da sera, concepita come inserto sinuoso che regola le forme o come concetto totale con il tubino sarcofago chiuso da lampo anteriore. Ricercata ed austera, a tratti quasi macchinosa, robotica, come nella scarpa dal delizioso tacco in legno in stile Biedermeier, essa comprende anche elementi e modelli più caldi, specie nella seconda parte, dove si inseriscono elementi orientali come cineserie (alla francese), barocchismi dorati, toni più pallidi nelle tinte e morbidezze accattivanti per gli abiti da grande soirée. Il linguaggio è complicato, malinconico, per certi versi cervellotico e soffocante, niente a che vedere con la prima prova del duo, fresca, intelligente, nuova. Lo stile altamente scultoreo che cita il grande maestro non aiuta anche perchè spesso è portato ad un grado di saturazione altissimo. Alcuni capi ricordano molto Pilati per Ysl ma questo non mi distoglie dal conferire a questa prova un 7 (o mezzo punto in più) oltre il quale, a mio avviso, sembra inutile spingersi.
sabato 27 febbraio 2010
Le pagelle: GIANFRANCO FERRE' FALL WINTER 2010 2011
Scultura e rigore per le armature "à porter" di Aquilano e Rimondi per Ferré. Pelle nera lavorata, quasi sbalzata, impunturata, per gli abiti da giorno e da sera, concepita come inserto sinuoso che regola le forme o come concetto totale con il tubino sarcofago chiuso da lampo anteriore. Ricercata ed austera, a tratti quasi macchinosa, robotica, come nella scarpa dal delizioso tacco in legno in stile Biedermeier, essa comprende anche elementi e modelli più caldi, specie nella seconda parte, dove si inseriscono elementi orientali come cineserie (alla francese), barocchismi dorati, toni più pallidi nelle tinte e morbidezze accattivanti per gli abiti da grande soirée. Il linguaggio è complicato, malinconico, per certi versi cervellotico e soffocante, niente a che vedere con la prima prova del duo, fresca, intelligente, nuova. Lo stile altamente scultoreo che cita il grande maestro non aiuta anche perchè spesso è portato ad un grado di saturazione altissimo. Alcuni capi ricordano molto Pilati per Ysl ma questo non mi distoglie dal conferire a questa prova un 7 (o mezzo punto in più) oltre il quale, a mio avviso, sembra inutile spingersi.
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mi sa di vecchio
RispondiEliminaa me piace non sarà la collezione del secolo ma la trovo ben fatta...hai dato voto che si merita
RispondiElimina@Luca: anche a me piace... non è male... i capi sono carini ma la collezione, in generale, la trovo troppo pesante
RispondiEliminaSi' anche io la trovo ben fatta, e soprattutto ben calata nel contesto Ferre'...
RispondiEliminaMolto Ferre', piace molto anche a me. Il tailleur sulla sinistra è superbello.
RispondiEliminaEppure non sembra piu Aquilano Rimondi... io sono comunque un pò delusa.... come dici, very Pilati... anche very Ferré in un certo senso... però la poesia cosi '6267' un po mi manca... vabbé, bisogna essere realisti e attenti al mercato... ma che peccato.
RispondiEliminaSecondo me è una collezione che risente di tante necessità messe insieme a forza: il mercato, il rispetto per Ferrè, il gusto personale degli stilisti.... E il tutto non mi sembra ben armonizzato.
RispondiEliminaLa trovo una sfilata di passaggio e di studio. Le prove precedenti sono state migliori.