sabato 27 febbraio 2010
Le pagelle: N°21 FALL WINTER 2010 2011
Anche in questo caso tanto rumore per nulla. Alessandro Dell'Acqua ritorna alla direzione di un nuovo marchio, N°21, che già presagiva il numero di outfit sbagliati della collezione (che ne conta solo 25). Il nome era già tutto un programma. Il minimale è sempre chic e Dell'Acqua lo sa, peccato che il minimale in questo caso è male e basta. Gli outfit sembrano essere stati creati dal caso, con una botta alla ruota della fortuna o alla macina di Ok il prezzo è giusto: cento, cento, cento, ma la signora Giovanna Carosone da Napoli perde tutto il bottino. Mi dispiace signora, a lei il premio di consolazione: un asse da stiro della Foppapedretti in ciliegio. Maculato, stampa action painting, qualche tocco di meraviglioso minimalismo (primo e terzo outfit nel collage), fucsia pastellato che accende con vivace fulgore le tinte caute del color carne, trasparenze e delicatezze per un eleganza a tratti defilata a tratti azzardata. Deliziose le scarpe, specialmente quelle cammello anemico con rosa nera sulla punta (vedi collage). Il linguaggio rispetto alle esperienze precedenti è diverso ma riconducibile all'identità di Dell'Acqua. Come lavoro non mi convince, ho preferito il designer nel film di De Sica "La Ciociara": li si che era veramente espressivo. Perchè? La Ciociara non era Dell'Acqua???!!! Un 6.
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ma no daiii! è un 7! ok c'è un pò di confusione ma i capi presi singolarmente (tranne il cappotto leopardato che non se ne può più) sono veramente belli e soprattutto portabili!
RispondiEliminaHo trovato deliziosa la prima uscita.
RispondiEliminaPoi in una confusione senza senso ci sono altre cose interessanti, come l'abbinamento del cammello al fucsia e la stampa floreale.
Il voto anche per me è 6. Bello pieno, ma 6.
Come sei stato cattivo :)
RispondiEliminaCerto,siamo lontani anni luce dal vecchio Dell'Acqua,ma questa è stata una precisa volontà del designer.io trovo che questo nuovo percorso possa ridare il meritato lustro che il nome si merita.forse però la formula di presentazione ha un pò penalizzato la collezione,quando fai una sfilata le aspettative sono molto alte e i capi devono sostenere una passerella...25 outfit minimalisti forse sarebbero risaltati di più in una presentazione in piedi,senza sfilata...
Tornando alla collezione in se,per me siamo a 7+.
@Davide: 7+? per sta cosa. Concordo sul minimalismo, avrebbe dovuto puntare su quello... gli outfit più belli infatti sono proprio il primo e quello centrale nel collage, vivacizzati dall'accostamento col fucsia, ma il resto fa veramente pena, confuso, un triste tantativo di rendere la collezione eterogenea.
RispondiElimina7 + lo darei ai capi,o almeno per come li percepisco nelle foto...i materiali e le finiture sembrano essere al limite con il sartoriale,i colori sono molto sofisticati,e poi non dimentichiamoci che viene via da un periodo difficile dopo la chisura del suo brand e forse questa scelta daywear è dettata anche da necessità commerciali.
RispondiEliminaLa collezione nel suo complesso non è certo strabiliante,anzi,però potrebbe essere l'inizio ,credo,di un nuovo percorso interessante.
Io personalmente sono un pò stufo di tutte quelle collezioni improbabili e scenografiche ma con un risicato contenuto di portabilità,almeno qui ci sono capi che le donne possono indossare con tranquillità...
7+ anche alle scarpe,dimenticavo...
RispondiEliminaAppunto... proprio a causa della chiusura del suo brand ha avuto un bel pò di tempo per pensare ad una collezione ben strutturata che, purtroppo, non è arrivata. Belli alcuni capi ma la collezione, complessivamente, è una ciambella senza buco. Belle le scarpe, vero, molto graziose. Ma una collezione come si deve, una collezione da 7, deve avere un progetto preciso... che qui manca. Poi il discorso e i progetti di Dell'Acqua li conosciamo tutti e questo non è dei migliori.
RispondiEliminaCi siamo sprecati eh!Io avrei dato qualcosina di piu di un 6 striminzito XD
RispondiEliminaMa la pagella di Dsquared?
Quanto siamo lontani dalla collezione 'gladiatori'... sob.
RispondiEliminaFa triste vedere Dell'Acqua costretto da problematiche 'reali', commerciali... per questo sono delusa, anche se comunque sollevata dal suo ritorno.... mah.
Certi outfits sono ok, i colori a volte ispirano, ma l'anima di dell'Acqua mi sembra un pò svanita....
Peccato.
@FashionPower: DSquared? A presto... ra arriva Parigi... ;-DDDDDDDDDDDDDDD
RispondiEliminaSi' concordo, le sarpe poi... per carità, ma non è che siano sta gran novita'!
RispondiEliminaUn marasma, un mercato ortofrutticolo indefinito!
Pero' è anche un ritorno... e ricordiamoci che spesso i ritorni, dopo delle pause, sono sottotono... Lo so, il paragone è lontano anni luce, ma anche Coco Chanel quando torno' alla ribalta fu criticata all'inverosimile...
Da un addetto ai lavori(e da uno che era li seduto a godersela)ti dico che un 6 è decisamente poco!Trovo il lavoro molto eterogeneo..anche se la paletta colori puo' sembrare scontata con l'abbinamento tra i sabbia/beige e azzurrini"UFFICIO"ma i tagli ed i volumi rendono la collezione assolutamente interessante...per quanto ordinaria e commerciale è assolutamente moderna...un gradito ritorno quello di Dell'Acqua...in punta di piedi...preludio di grandi progetti.
RispondiEliminaAngelo84