Si parte nuovamente dalla destrutturazione della silhouette che prepotentemente viene evirata di tutti i caratteri di convenzionalità rifuggiti da Filip Arickx e An Vandevorst raggiungendo con questa collezione un livello di astrazione di grandissimo spessore artistico. Ancora una volta la biancheria viene portata a galla, si ricontempla la corazza sagomata della SS 2010 questa volta con motivi cartonati iperscanalati, i colori vanno dal nero al rosso, dal rosa shocking al marrone e al cuoio naturale, lo stivale supera il ginocchio e il pantalone si nasconde sotto, il taglio si fa più morbido, quasi casuale, tracciato con gessetto e tagliato a mano.
E' proprio il gessetto il punto focale della collezione: dal classico "gessato", tracciato a mano libera, prende il via la riflessione, la creazione: la linea imprecisa, interrotta, dello gessato (nel vero senso della parola) si interrompe nella macchia strategica, nella polvere di gesso che anima il fondo nero dei tailleur-lavagna fino ad arrivare a soluzioni geniali come la camicia portagessetti che incarna perfettamente il pensiero fulcro di questo favoloso lavoro. Si gioca: destrutturando si costruisce, si provoca. Una lode!
E' proprio il gessetto il punto focale della collezione: dal classico "gessato", tracciato a mano libera, prende il via la riflessione, la creazione: la linea imprecisa, interrotta, dello gessato (nel vero senso della parola) si interrompe nella macchia strategica, nella polvere di gesso che anima il fondo nero dei tailleur-lavagna fino ad arrivare a soluzioni geniali come la camicia portagessetti che incarna perfettamente il pensiero fulcro di questo favoloso lavoro. Si gioca: destrutturando si costruisce, si provoca. Una lode!
Caro Dudù, ci interessa molto il tuo blog, lo troviamo anche divertente e a volte spiritoso, ma a volte esprimi dei giudizi un po' troppo di parte e senza delle logiche sia commerciali che estetiche..Ci piacerebbe molto incontrarti di persona per mostrarti come si costruisce una collezione sia di vendita che di sfilata.
RispondiEliminaUno stilista semi famoso che hai giudicato.
Uno stilista semi famoso che ho giudicato... giudicato male direi, altrimenti le logiche sarebbero state non di parte, commerciali ed estetiche ;-P.
RispondiEliminaPosso rimangiarmi i giudizi negativi per un capo in lana cotta con inserti di ricami a punto mosca, possibilmente sul grigio topo. Ci pensi!
Per chiarimenti: antobenia@gmail.com
NOn hai giudicato male anzi...e non ti devi rimangiare niente perchè devi sempre scrivere quello che pensi e quello che ti piace ma ripeto vorrei farti capire che giudicare è facile, fare è difficile, soprattutto quando devi fare il grigio topo o i ricami punto mosca e i drappeggi farfalla..
RispondiEliminaLo so che giudicare è facile e fare è difficile... so anche che giudicando si sbaglia specialmente quando una collezione la si conosce attraverso uno schermo e non dal vivo... ma è anche vero che alcuni stilisti raramente sbagliano e se sbagliano lo fanno andando avanti, evolvendosi comunque. Tutti saprebbero fare dei capi belli e vendibili, qualche ruches qui, qualche taglio sbieco, un volant, una doppiatura di tulle e il gioco è fatto. Però c'è anche chi rischia, chi non si culla, chi mantiene una propria identità rischiando sempre e comunque. Vedere un Ghesquiere che propone ogni volta un progetto che va da se in un contesto in cui tutti propongono la pelle, poi i cuissards, poi la maglia tricottatta, poi la pelliccia... tutti nello stesso e identico modo... è quasi un miracolo. Ecco, lui è uno stilista che, al di là dei gusti personali, non potrà sbagliare mai. Poi ci sono tutte le variabili della vendibilità, l'aspetto commerciale etc... ma come dicevano Aquilano e Rimondi in un video su Vogue.it se sei bravo sarai apprezzato e andrai. E questo è sacrosanto. Una collezione deve avere un'anima, non deve essere solo citazione, manierismo di forme trite e ritrite... deve avere almeno, dico almeno, un'identità. Altrimenti tanto vale andare a lavorare per la Sasch.
RispondiEliminaHai ragione, hai colpito nel segno, sei più sottile di quello che pensavamo...Ghesquiere e Aquilano Rimondi, pur due cose completamente differenti, hanno ragione, ma ripeto, visto anche la sottiglienza raffinata del tuo ultimo post, credo tu possa giudicare in maniera più obiettiva e da addetto ai lavori...Rinnoviamo il nostro invito a farti vedere la collezione dal vivo e non solo nelle foto in modo tale che tu ti possa render conto....però mi piacerebbe andare a lavorare da Sash:)
RispondiEliminaSottile sono sottile... 1,80cm di altezza x 62 di peso... se non sono sottile io... mi invitate hai detto.. dove? Non so neanche chi siete... mi sembra di parlare con la Primula Rossa.
RispondiEliminagiuro mi sto scervellando a trovare un duo le cui iniziali siano P.G. ed R.D. !
RispondiEliminaDitemi che siete.....!
(comunque per Af Vandevorst che è passato in secondo piano: chapeau! Si sente che chez Paris le cose sono ben diverse!)
Sei alto come me! Sono come la Primula Rossa... anche se come colore preferisco il blu! ...e in ogni collezione c'è, anche da Sash! certo che ti invitiamo, tanto siamo a Milano!
RispondiEliminaP.G.R.D.
Che strazio... il blu c'è sempre... sbagliate a scrivere il nome Sasch, siete a Milano... Modica e Gigliotti? Facchini di Byblos? Valeria Marini? Ecco, se siete (entrambi) Valeria Marini mi dispiace ma non ho tempo da perdere, ok? ;-P
RispondiElimina...mi è venuto un mal di testa...
RispondiEliminaMa chi saranno?
La Molinari no, perchè non arriva alla tastiera.
Armani adora il blu, ma è già abbastanza famoso.
La Gervasio è tutta presa dalle calze acide, non ha tempo per te.
Paolo Gerani di Iceberg, ma R.D.?
La Facchinetti che lavora ad un nuovo progetto, magariiiiii!!!!
La questione si fa seria...
mi dispiace per il tuo strazio! forse sei abituato a fare molti shampoo blu! volevo solo essere gentile con te perchè veramente mi interessa il giudizio di una persona giovane attenta alla moda...
RispondiEliminaP.G.R.D
p.s. non sono Valeria Marini.. sono solo un po' più magro :-) 4kg più di te!
...mi è venuto un mal di testa...
RispondiEliminaMa chi saranno?
La Molinari no, perchè non arriva alla tastiera.
Armani adora il blu, ma è già abbastanza famoso.
La Gervasio è tutta presa dalle calze acide e non ha tempo per te.
Paolo Gerani di Iceberg, ma R.D.?
La Facchinetti che lavora segretamente ad un nuovo progetto? Magariii!!!!!
La questione si fa seria.
@ ale:
RispondiEliminaCi sei andato vicino come città natale... ma arrivo alla tastiera!
P.G.R.D
... con la Facchinetti dividiamo sempre il posto al ristorante giapponese!
RispondiEliminaP.G.R.D
Per P.G.R.D.
RispondiEliminaQuindi sei di Carpi come la Molinari?
Davvero conosci la Facchinetti?
Io ho una stima immensa del suo lavoro. Dopo Valentino non ho saputo più niente, se non la proposta di Briatore e le voci sulla linea femminile di Tom Ford. Mi piacerebbe mandarle un messaggio, ma non ci sono mai riuscito...
Sai a cosa sta lavorando? (se lo puoi dire)
Grazie della risposta.
No non sono di Carpi, ma della stessa regione!
RispondiEliminaLa Facchinetti è un po' che non la sento, è una ragazza molto gentile e di estremo buon gusto!
P.G.R.D.
Per P.G.R.D.
RispondiEliminaFacciamo un indovinello: i tuoi (vostri?) capi sono identificati con il nome dello stilista o un marchio tipo Blumarine?
Salutami Alessandra quando la vedi.
Carissimi tutti, è molto tempo che sono attento ai vostri commenti!
RispondiEliminaTrattasi di blog di moda o personale? Un giudizio sulle sfilate non dovrebbe assumere un carattere oggettivo? Spesso ho la sensazione che che vinca l'espressione " mi piace... non mi piace..."
Il criterio di valutazione non dovrebbe essere consono al messaggio trasmesso, indipendemente dal nostro piacimento?
Forse il criterio potrebbe essere un'evoluzione dei designers oggi?
E soprattutto mi incuriosisce un quesito; cosa osservate della moda?
Ale perchè stai facendo un monologo?
RispondiEliminaPer Le_Robert:
RispondiEliminaMonologo?
Ho scritto un commento, P.G.R.D. mi ha gentilmente risposto e abbiamo scambiato qualche parola. In tutto ho scritto 3 commenti.
Si chiama "dialogo".
Non va bene? Ti devo chiedere il permesso?
Semmai siamo "in casa" di Dudù e se faccio qualcosa che non va bene me lo deve dire lui.
dai ale, hai capito quello che volevo dire, dai...
RispondiEliminaScusate ragazzi se oggi ho disertato un pò il blog ma è che ho dato la festa di laurea e sono stato molto impegnato. Non vi scervellate tanto, è uno stupido scherzo. Se non fosse così e avrà voglia di dire chi è ben venga altrimenti che continui lo sproloquio da solo... queste cose mi imbarazzano moltissimo, neanche alle elementari. Buonanotte.
RispondiEliminaMa guarda un po' ! uno si assenta per un po' di giorni ed ecco qui che ne succedono di ogni!!
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