Abiti confetto lanciati sulla passerella come mongolfiere fluttuanti nel cielo realizzano una piacevole sorpresa di colori e forme. Siamo nella quarta dimensione di Jil Sander, dei suoi abiti cocoon sospesi come calcoli renali sotto spirito in un divenire fresco, spiritoso, leggero, una terra in cui il colore si connota di risvolti intellettuali sottili nel contrasto dei complementari e nei diversi gradi di saturazione interrotta delle tinte. Bluse oversize in cotone scandite da righe effetto tenda da sole da giardino come clown imbacuccati tra le roulotte di un circo itinerante, scatti rubati ad una Diane Arbus distratta, si alternano a volumi ariosi, aperti, sferici come le gonne abbinate a camicie stretch, o maschili, da tenere rigorosamente dentro o a semplici t-shirt a mezza manica in un minimalismo che nell'accendersi degli outfit rutilanti sulla passerella quasi sciocca. Deliziosi gli accessori, dalla Madame Bag alla Shopper in PVC trasparente la voglia di avere Jil Sander nel guardaroba si impenna. Una storia per bambini con pachiderma colorati (uno di quelli del Circo Orfei con lo chignon alto due metri e tre linee di eyeliner sugli occhi), balloon sfuggiti dalle mani, lecca lecca offerti dall'uomo nero con l'impermeabile, materiale scottante per un'intera puntata di Voyager sui limiti della conoscenza. Poca attenzione alle scarpe con la scelta caduta su semplicissime decolleté a punta che non si lasciano notare. Una bella collezione forse eccessivamente contrastata nei colori e con qualche banalità, qualche deja vu, per gli outfit struttutati con giacche e pantaloni. Un 8 e mezzo.
Che colori bellissimi quelli proposti!http://italianfashionvintage.blogspot.com/
RispondiEliminaA me questa Jil Sander piace molto! Adoro la contrapposizione dei volumi e lo studio del colore. Quell'oversize da mongolfiera è delizioso!
RispondiElimina...TUTTI GLI OUTFIT IPER-OVER MI TOLGONO IL FIATO! BRAVO SIMONS! (...Anche la pagella mi ha tolto il fiato ...con i calcoli sottospirito a momenti mi strozzo dalle risate! ...ndr)
RispondiEliminaAlcuni contrasti non mi piacciono... preferisco sempre lo studio delle contrapposizioni cromatiche di Marni... sono sempre più sottili, più defilate... ma è solo una questione di gusti.
RispondiEliminaCollezione sperimentale per tagli, volumi e colori. Io l'ho avvertita come un "piacevole" pugno nello stomaco.
RispondiEliminaUn ottimo lavoro e un guizzo nuovo di intendere il minimalismo.
Per Dudù:
I colori li ho avvertiti secondariamente, quello che mi ha colpito da subito sono stati i volumi.
Anch'io sono affezionato agli accostamenti di Marni, anche se l'ultima collezione l'ho trovata claustrofobica.
...NON SI PUO E NON SI DEVE DISCUTERE SULLA PALETTE CROMATICA DI GARY HUME (Pittore a cui Consuelo Castiglioni ha succhiato l'anima!) POICHE' E'SOFISISTICATA,EQUILIBRATA ED ARMONIOSA (LA FW DI MARNI RESTERA',PER QUESTO, NEL MIO CUORE PER SEMPRE!) ...AD OGNI MODO CONCORDO CON @ALE: I VOLUMI INTEGRALI DI CERTI OUTFIT SONO INCREDIBILI,NUOVI...
RispondiElimina...E RISPONDENDO A @DUDù: DEVO AMMETTERE CHE CERTE TONALITA' SONO DAVVERO PATETICHE... E TUTTAVIA CERTI ACCOSTAMENTI SONO TRITI E RITRITI TANTO DA FAR APPARIRE ALCUNI ENSAMBLE INSOPPORTABILI!!!