lunedì 13 settembre 2010

Le pagelle: MAX AZRIA SPRING SUMMER 2011


Da Bcbg a Max Azria c'è concordanza d'intenti: leggerezza e intimo fresco con capi ariosi, svolazzanti, che strizzano l'occhio alla tramontana. Altro che Chilly... sarà fresca sempre, dalla mattina alla sera, anche nei giorni segnati di rosso. Linee semplici, tutto è ridotto ad un osso di seppia, tutto è alleggerito sia nei materiali che nelle forme anche attreverso l'uso di colori tenui, cipriati e l'ostracizzazione della costruzione che, quando c'è, diventa puro divertimento, un susseguirsi di incastri dall'intento più che altro decorativo, un gioco superficie-linea che non aggiunge assolutamente nulla di nuovo al racconto. Trasparenze, qualche stampa digitale, volumi che si disegnano sul corpo... una detersione che è perfettamente nelle corde del marchio ma che è molto meno interessante che nelle collezioni precendenti in quanto si perde in un'essenzialità (ma anche essenzialismo) che rasenta più che l'astrazione intellettuale la banalità. Un 6. Peccato!

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