"Il portiere di notte" e il softcore, la classe bene e la dipendenza dal lusso e dalla lussuria: Marc Jacobs per Louis Vuitton disegna una collezione ad alto tasso erotico, giocosa nelle forme arrotondate delle spalle e dei colletti tondi, nelle superfici scandite da bottoni cookies e sessuale nella scelta dei tessuti, come il nylon che scopre le gambe e il busto, con un risvolto fetish che non disturba e accompagna con ironia la collezione. Padrona assoluta del proprio corpo e dominatrice nella coppia la donna Vuitton è un generale algido e sottile imbaccucato contro il freddo in sculture di tweed, cashmere e lana double, neoprene e vernice in un look trasversale che l'accompagna da mattina a sera. Pratica, non c'è tempo per spogliarsi, il sesso è una gonna scivolata in alto sui fianchi, sotto un bustier rigido o un cappotto tenuto sempre abbottonato, ed una cavalcata di 10 minuti prima che il telefono torni a squillare di nuovo. Altamente suggestiva, il trench grigio è una cabina di protezione per una sentinella infreddolita coperta da gonne di delizioso pizzo gommato, pantaloni da carabiniere infilati nello stivale con Locklit a portata di mano. La silhouette non è nuova, ricorda alcuni lavori di Dolce & Gabbana (anche negli intenti), la collezione in generale è tamarra (in perfetto stile Jacobs) ma altamente desiderabile: bellissimi gli accessori e gli accostamenti sempre equilibrati anche a livello cromatico: un 9.
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