Marco De Vincenzo è un caso, molto spesso mi son chiesto come mai sia stato possibile per lui vincere Who is on Next... le sue collezioni sciatte, immediate, scarne, non mi hanno mai dato un'impressione positiva però ogni volta mi sembra di perdermi qualcosa, ogni volta mi sembra di non cogliere la sfumatura essenziale che mi permetta di oggettivare e capire le sue collezioni. Rimane comunque un caso isolato: in Italia, nel bene o nel male, non esiste un altro Marco De Vincenzo. Ha l'allure di una collezione americana, essenziale, legnosa, poco ricercata e quasi senza scopo... selvaggia e ossuta ricorda alcuni linguaggi di Berardi nelle silhouette e nell'immediatezza di alcune soluzioni. Pellicce, pelle ed elementi animalier, la costruzione e i capi sono acerbi come un'antilope nervosa, crudi come un erbivoro scuoiato anche negli spacchi sensuali profilati di kidassia che lasciano scoperte le cosce nude strette nelle autoreggenti. Un discorso interessante che a mio avviso rimane troppo superficiale ma non vorrei che fosse proprio questa la forza di De Vincenzo. Una sufficienza.
Dagli esordi con Fendi all’inizio della carriera alla Paris Fashion Week, il giovane stilista MARCO DE VINCENZO ripercorre i passi della sua avventura nel mondo della moda. Si sente profondamente italiano, ma riconosce la migliore organizzazione della formazione all’estero. Qui potete trovare uan sua intervista:
RispondiEliminahttp://www.lanciatrendvisions.com/it/312/interview-with-marco-de-vincenzo