Marc Jacobs sta a Prada come la Duchessa D'Alba sta alla Vanoni. E' così, ci sono certe regole della natura a cui l'uomo non può sottrarsi. I riferimenti, più che casuali, sembrano dichiarati: Marc Jacobs oltre ad alcune soluzioni, di Prada FW 2011.12, spesso ne riutilizza anche gli intenti (presente anche un rimando a Miu Miu FW 2011.12 nelle fogge e nell'idea delle felpe che introducono nella collezione un ulteriore elemento, lo sporty), costituendo una collezione che fa la spola tra una Twiggy anni 60 e i movimenti techno. Grande profusione di plastiche colorate (si consiglia di dismettere l'abito nella differenziata) applicate sugli capi sia come maxy paillettes, sia come doppiature, per mezzo delle quali si creano contrasti di lucidità e lappature. L'outfit, spesso stratificato, ha incastri di lunghezze diverse (bolero-maglia-gonna), goffrature e arricciature sui vestiti (arricchiti da una stampa altamente scenica che riprende motivi di ruches trasparenti) e per le gonne. Si al colore, se manca quello non é Marc Jacobs, e alle calze anche d'estate per fare la schiuma come i cavalli. Aborracciando a destra e a manca si giunge alla fine di una collezione che, forse, e neanche troppo in fondo, molto senso d'esistere non ha. Un 6 e mezzo.
oh mamma, era orrenda.
RispondiEliminaè già partita la denuncia ai carabinieri...la Arcuri farà partire un'inchiesta...finirà tutto con andrea roncato che si mangia marc jacobs.
RispondiEliminarobs
E questo sarebbe in grado di fare la couture da Dior?
RispondiEliminaMistero da segnalare alla Jane Alexander.
Andrea Roncato??
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