Molto raffinata, attenta, la mano di Costa è così, trasforma la semplicità in lusso. Il capo è ridotto all'osso, il colore a non colore, il cut out è delicato nelle trasparenze. E' quasi un dare voce alla banalità, non lascia spazio ad altre soluzioni: il grigio, il bianco conchiglia, il nudo in diverse gradazioni, il nero, parlano di una necessità di bandire il colore dalla forma scarna, di raccontare i volumi basic, in tutta tranquillità con tinte cipriate, sporadicamente metallizzate. I capi, spesso arricciati sul fondo giacca, lungo la tasca, in vita con mini baveri, descrivono un divenire vitale del capo, delle forme organiche, in movimento come nell'ampio pantalone tagliato sul polpaccio. Un serietà quasi monacale (e al contempo maniacale), più morbida, che si lascia morire sulla schiena, spesso scoperta, o sul retro dell'abito spesso indotto in un delizioso gioco di micropieghe verticali. Bellissima, perchè non ha bisogno di furbate, ma solo di molto silenzio: un 8.
primo 8!!!!
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