sabato 1 ottobre 2011

Le pagelle: LANVIN SPRING SUMMER 2012


Non è un miracolo, nessuno loderà nessuno per grazia ricevuta, ma Alber Elbaz ha un tocco magico che non può non piacere. E' un romaticismo tecnico che unisce un lovely rilassato, poetico, comunque minimale, alla chirugia dei tagli, alla pulizia dei tessuti, alla modernità degli intenti. La silhouette è la stessa di sempre, su di essa si legge un'evoluzione delle spalle attinta da Margiela ed evoluta in qualcosa di più portabile ed efficace. Le provocazioni di Maison Martin Margiela, le sue spalle imbottite, qui diventano opportunità d'espressione senza scadere nel kitsch o nell'assurdo. Delizioso il cut out che interessa molti capi, da camicie a piccoli cocktail dress: spacchi profondi educati da piccoli ganci a scomparsa disegnano occhielli lanceolati che portano alla luce doppiature interne o brani di pelle nuda. Il capospalla è morbido, frusciante, nonostante il taglio squisitamente sartoriale: il rigore dell'architettura piegato alla fluidità dei tessuti (meraviglioso). Per il cocktail e la sera un diluvio di drappeggi e trasparenze declinati in maniera intelligente, senza risultare stopposi, con dettagli torchon su davanti in rosa pallido, marrone chiaro e verde bosco, in organza e seta. Blasoni di angeli, crocefissi e serpenti come accessori, sacro e profano che interessa anche le stampe rettile rese più couture grazie all'applicazione di macro cristalli colorati (una sorta di puzzle colorato realizzato nelle anse sinuose del pitone stampato che va dal collo alla schiena). Ancora rettile per le scarpe: un sandalo elegante perfetto anche per l'autunno. Un 8.

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