lunedì 3 ottobre 2011

Le pagelle:CELINE SPRING SUMMER 2012


Un minimalismo meno acceso con dissertazioni sulla struttura: Phoebe Philo giunge così ad una maturità rotonda che abbandona la necessità di creare l'elemento cult attorno a cui costruire tutta la collezione per qualcosa di più eterno che non si sottomette alle leggi del tempo. Ricorda un pò Gianfranco Ferré per l'uso che Phoebe fa del bianco e del nero, della pelle e del nylon, progettando capi scultorei dalle spalle importanti, rigide, evidenziate dalle maxi cinture con maxi fibbie che cingono fermamente la vita. I capi in pelle, dalla foggia over, s'accartocciano sul busto come un sacchetto mentre le camicie, completamente abbottonate, descrivono un'androginia accattivante specie quando sono abbinate a pantaloni sartoriali realizzati con una doppiatura fumosa che li ingrigisce sul davanti. I top hanno spalle quadrate e appena sotto il seno si aprono in una baschina accennata che disegna un movimento ondulato proprio sopra la cintura. Verde smeraldo cupo, bianco e nero, mailbag piatte o a mezza luna, scarpa con zeppa intagliata (per creare un tacco virile) e maxi cinturino alla caviglia. Raffinatezza di meravigliosa fattura... ma manca qualcosa, quello spirito votato a sorprendere e a creare nuove ragioni. Un'ottima ciambella senza buco: un 7.

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