Una collezione perfetta in cui Re Giorgio spinge al massimo le sue possibilità scultoree regalandoci una suggestione tropicale in salsa iperlusso che non avevamo mai visto prima. E' nel segno della raffinatezza che questa donna Armani fa la sua muta: la pelle di serpente viene riprodotta non più con un artificio a squama bensì con una mirabile doppiatura retata che s'avvolge e si continua sul corpo fino agli accartocciamenti tridimensionali delle giacche senza bottoni, sempre perfette nelle spalle e iper costruite. In un ritmo pluviale le finte squame s'accartocciano in un ingorgo che diventa una cerniera da cui la serpe comincia a denudarsi prima di abbandonare la vecchia pelle ormai disabitata. Meraviglioso il giallo chartreuse che introduce quella nota acidula in una collezione che spacca in due la perfezione: un terra di mezzo leggermente elettrica sorta tra il pera e il lime. C'é tutto la galassia Armani, dalle piccole giacche senza revers, sagomate come conchiglie, al pantalone affusolato e a vita alta che si ferma sulla caviglia, la longuette e i deliziosi monili dalle pietre colorate che si muovono ora a fermare una giacca, ora ad incastonare un polso, ora a chiudere una pochette. Deliziosa, non le manca nulla per essere una delle migliori collezioni di questo valzer di couture. Dieci!
più bella collezione che abbia mai visto!!!:)
RispondiEliminaALEXANDRE
ma che davero davero?!
RispondiEliminarobs
OSCENA!!
RispondiEliminaSecondo me è orrida...i colori poi sono qualcosa di terribile!
RispondiEliminaOddio che oror!
RispondiEliminaPerdonali Padre perché non sanno quello che fanno (e dicono).
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