mercoledì 15 febbraio 2012

Le pagelle: RODARTE FALL WINTER 2012 2013


Questa volta più che mai la parola arte nel nome della maison stride come un fastidiosissimo bruxismo. Se come afferma Tiziana Cardini in Vogue le sorelle Mulleavy sottolineano con le loro collezioni la completa libertà del loro estro creativo che non prende in considerazione funzionalità e commercialità c'è da chiedersi a chi i capi siano rivolti visto che già sui corpi perfetti delle modelle funzionano come un rigurgito su una bavetta. Non essendo un pasto veloce da sgranocchiare nella pausa pranzo, non costando come un Mc menù di 6,90 euro, due considerazioni prima dell'acquisto (eventuale) andrebbero fatte. Un atto creativo puro, nonostante la parola creatività a mio avviso giunga alquanto inappropriata, in cui vengono a legarsi stampe floreali, ricami, suggestioni astratte e primitive (come la stampa mani degli abiti finali che arriva come una pittura rupestre). Molte lane, dai jacquard ai feltri ai pizzi, per capispalla, pants e gonne al ginocchio che attraversano il nero per poi giungere ai marroni e ai rosa. Uno psichismo di libere associazioni per un'assenza totale di metodo e poesia. Mah. Tre.

1 commento:

  1. E syle.com che intitola l'articolo "Sheep and chic"....un po' come dire "Mer*a e mangiala!"
    Collezione da coprofagia, insomma.

    robs

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