Non rimarremo sicuramente qui a spellarci le mani dagli applausi. Elbaz ritorna indietro nelle sue esperienze passate e come in un flashback raccoglie i successi formali che hanno caratterizzato le sue vecchie collezioni e li ripropone senza mezzi termini. Ne vien fuori una collezione sicuramente carina ma tremendamente già vista. Dalla giacca sfogliatella alle tempeste di cristalli e pietre colorate attaccate con l'attack su top e tubini senza dimenticare il meraviglioso cappotto nero con spalle quadrate e maniche a tubo. Bigiotteria a non finire, colori pastello come giallo e turchese, i toni del bronzo metallizzato, e poi nero, bianco e grigio. Una puntata scontata come quelle di Elisa di Rivombrosa. Un 6.
è sicuramente già vista...ma lanvin è sempre lanvin!!!:)
RispondiEliminaALEXANDRE
Una collezione ispirata come Barbara D'Urso che conduce "Baila". Tutti quei colori all'inizio buttati li' casualmente...e poi tutto quel plasticame e fondi di bottiglia...ma oltre ciò...forse è giusto che questa collezione sia un po' una somma di 10 anni di lavoro...e dopotutto è deliziosa (anche se a tratti kitsh-fetish-fisting)...insomma noi ci metteremmo tutto. Poi certo, da qui a gridare al miracolo ne passa di GinTonic sotto i ponti...
RispondiEliminarobs
Un crescendo fino a un certo punto, poi Elbaz ha tirato fuori certi pezzi antidiluviani parecchio trash.
RispondiEliminaAlti e bassi