mercoledì 4 luglio 2012

Le pagelle: GIVENCHY HAUTE COUTURE FALL WINTER 2012 2013


Non è la solita collezione di Riccardo: quando t'abitua ad un linguaggio e cominci a prendere confidenza con le nuove parole passa poco che la rotta è nuovamente cambiata. Nuovi modi per comunicare. I viaggi di Tisci non si ancorano mai completamente ad un posto: assaggia, scruta, prendi e riparti. Un perpetuo vagabondare, come quello di questa conventicole di zingare erranti, scure in volto, con lo sguardo celato: mosconi vestiti di pelle intrecciata, ricami fitti come arnie, ceselli minuti come aghi in cui si abbandona un chiaroscuro di delicatissime ombre dove l'occhio si riposa prima di scivolare lungo cascate di cuoio.


I ricami tridimensionali ammantano le superfici di minuscole squame di pesce, una nebbiolina di fili di perline degradé, striscioline di seta e frange di cristallo invece diventano una messa a terra in cui l'outfit, caricato sulle spalle, scarica tutta l'energia per poi continuare a rigenerarsi. Pelliccia sulle spalle, una piccola mantella frantumandosi diventa un artificio leggerissimo, un pizzo di visone neve delicato ed elegante su cui far scorrere le dita. E ancora suede per le gonne e pelle rigenerata in varie salse per una collezione scura, troppo varia, difficile nelle soluzioni e nello styling ma perfetta in tutte le sue parti. Sembra quasi un Riccardo Tisci for Gaultier. Un 7 e mezzo.

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