Concordo. In passato ha fatto cose ricamate apprezzabili... Ma questa collezione è veramente imbarazzante. Ho letto un'intervista alla sig.ra Molinari nella quale diceva di creare pensando alle signore russe perchè comprano molto nelle sue boutique. Forse sarebbe meglio non piegarsi al loro volere ma provare ad educarle verso il buon gusto... (che poi, a pensarci, chissà qual'è...)
Ciao a tutti! Non sono mai entrato nel vivo di questo blog: forse perchè mi sembrava di tradire Primaparete, forse perchè in fondo le mie conoscenze di moda si fermano al fatto che la Miuccia sperimenta, Giorgio ripete e la Donatella rutta...comunque, eccomi qua ad augurare al mio amore un buon lavoro e un buon successo con questo nuovo blog.
La collezione per l'estate mi è piaciuta molto...I maxi coralli e la campagna sono azzeccatissimi...Per quanto riguarda le interviste io le ho solo sentito dire: è una collezione molto femminile...Anche il figlio su Vanity Fair non ha fatto nient'altro che confermare questo, che l'unico aggettivo per descrivere blumarine è femminile. Saranno contente le signore russe di ritrovarsi, di fronte allo specchio , ogni volta femminili, anche se hanno un paio di baffi.
Non sono d'accordo con Beniamino che "Giorgio ripete". E' un luogo comune, io invece penso che molte sue collezioni siano state d'avanguardia e trainanti per altri stilisti. Poi si potrebbe aprire un capitolo su ciò che sfila e su quello che veramente risulta portabile. La sperimentazione fine a se stessa risulta sterile. La sfida + grande sta proprio nell'innovazione dei parametri quotidiani, senza mai dimenticare il passato. Quando si trovano, nelle collezioni successive, tracce di proposte precedenti, allora vuol dire che si è fatto centro.
Per quanto riguarda Armani purtroppo la penso come Beniamino...Non penso siano luoghi comuni il suo copiare continuamente da se stesso, lo testimoniano le sue collezioni e una sua intervista, relativa alla sua penultima couture, in cui afferma: "questa volta ho deciso di osare visto che me lo rimproverano tutti, sempre..." Infatti le sue ultime due couture sono interessanti. Per il resto io lo considero un gran furbo, come testimonia il caso della pellicce nelle sue collezioni...tempo fa promise, dopo aver visionato del materiale informativo, di non utilizzare mai più pelli e pellicce di animali...tranne poi fare l'esatto contrario poche collezioni dopo. Non mi piace.
Ok, provo a spiegarmi meglio... A me Armani piace. Se penso alla comodità, al buon gusto, al buon senso e alla raffinata semplicità penso ad Armani. Non ho nemmeno grandi problemi, per quel poco che ne so, a riconoscere la sua bravura e la sua capacità (passata) di rivoluzionare moda e stile: i tailluer maschili, le giacche comode morbide e destrutturate per le donne degli anni '80, il rigore e la sobrietà in un'epoca ( sempre gli anni '80 ) in cui l'eccesso era un must. Insomma Giorgio ha fatto la storia. Ma forse ha fatto pure il suo tempo. Da un pò di anni non fa che copiare se stesso. E, se è vero che la ricerca non è tutto nella moda, è anche vero che un minimo di innovazione, sperimentazione e senso del contemporaneo dovrebbero essere alla base di ogni nuova collezione. Se non vai avanti è un pò come se tornassi indietro, recita un vecchio adagio.
Mi associo poi, ovviamente, ad Antonio/Dudù quando parla delle ultime sue couture: davvero di grand'effetto e di gran stile!!!
Chi, invece, seguo e apprezzo con grande e vivo interesse? PRADA E MIU MIU, ANTONIO MARRAS E KENZO, JIL SANDER, GIANBATTISTA VALLI, BALENCIAGA...con una particolare ammirazione per McQueen, Berardi, Albino e Chanel.
Ecco, questo poi in linea di principio, perchè collezioni interessanti vengono un pò da tutti...:-)
A me piace molto il mondo Armani. Trovo che abbia un'identità stilistica straordinaria, tale da poter essere declinata in molti ambiti con la stessa forza, dall'arrdamento, al cinema, agli abiti da sposa (quello della Hunziker era un sogno), ai profumi... Penso che ogni sua sfilata sia accompagnata da un'atmosfera così precisa da rendere subito riconoscibile lo stile, al di là degli abiti proposti. E' per questo, secondo me, che si parla di ripetizione. Se invece si analizzano con più attenzione le sue proposte non sono mai le stesse, ogni volta vengono attualizzate. Un esempio: tema ricorrente delle ultime sfilate sono state le spalle importanti anni '80 (ahimè siamo solo all'inizio), Armani sono due anni che ha ricomnciato a dare volume alle spalle. Poi certo, i suoi punti di forza sono le giacche, i pantaloni ampi....ma questo rientra nell'identità riconoscibile che un marchio deve avere. Aggiungo che è uno dei pochi che riesce a creare abiti da giorno e da sera con la stessa credibilità. E lo sanno fare in pochi. Miuccia ad esempio, che io trovo bravissima, non sa fare abiti da sera: molte donne che vestono Prada, per la sera cambiano stilista. Dopo questo sermone mi aspetto un bello sconto nelle boutique Armani... Ora devo scappare ma ne riparleremo. Mi piace questo spazio in cui si "parla" di moda, grazie per l'ospitalità.
Si, Ale... Ritengo giusto il tuo punto di vista ma è lontano dal mio. Armani rimane un gran furbo, non osa, non sperimenta... non brevetta da chissà quanto tempo... conosce le sue clienti e da a loro quello che si aspettano, niente di più. Io lo preferisco nella couture, le ultime due sono carine... il resto lo trovo abbastanza banale. Riconosco la sua straordinaria sartorialità, la corposità dei capi, lo "strutturalismo"... ma poi? Non lo so... non mi piace... preferisco un Valentino!
Valentino osa e sperimenta?!? Maddai!! Il sig. Garavani (del duo attuale non mi va nemmeno di parlarne)ha sempre fatto un buon lavoro, ma sempre rimanendo in canoni piuttosto classici, mi sembra inadeguato parlare di Valentino come esempio di sperimentazione... Poi tornando a quello che dicevo, ha sempre fatto abiti da sera molto belli, è il resto? Gli abiti da giorno non sono mai stati un gran chè.. Mi sa che l'unica che ci accomuna sia la (povera) Facchinetti...
No no... Ale, non intendevo dire che Valentino sperimenta... intendevo dire che tra due che non sperimentano preferisco valentino, forse mi sono spiegato male. Comunque nella collezione romana (se non sbaglio era quella)il bolerino fatto di dischi d'organza è stato assurdo... meraviglioso... bolerino che poi è stato indossato anche da Lucy Liu (vai a: http://www.styleforstyle.it/wp-content/file/lucyliu_valentino.png)... io sono rimasto shockato... quel che è giusto è giusto... Se non è sperimentazione quello... o, non so se hai avuto modi di vedere (sempre in quella collezione se non erro) il pizzo ad ingranaggio di orologio... per me era meraviglioso. Poi, è ovvio, sono stilisti che hanno già dato tanto... però secondo me Armani è troppo celebrato ora... secondo me si è molto appiattito. Per quanto rigurarda gli abiti cocktail di Valentino, quelli da giorno, a me non dispiacciono, specie quelli con i dischi di organza (ripresi poi da migliaia di stilisti successivamente) e quelli della couture bianca.
Aaargh! Questo me l'ero persa... E pensre che anni fa Blumarine mi piaceva tanto :'( Sigh! Coccolava il mio lato più tenero e sognante, ma questo è un incubo!
Concordo. In passato ha fatto cose ricamate apprezzabili... Ma questa collezione è veramente imbarazzante. Ho letto un'intervista alla sig.ra Molinari nella quale diceva di creare pensando alle signore russe perchè comprano molto nelle sue boutique. Forse sarebbe meglio non piegarsi al loro volere ma provare ad educarle verso il buon gusto...
RispondiElimina(che poi, a pensarci, chissà qual'è...)
Ciao a tutti!
RispondiEliminaNon sono mai entrato nel vivo di questo blog: forse perchè mi sembrava di tradire Primaparete, forse perchè in fondo le mie conoscenze di moda si fermano al fatto che la Miuccia sperimenta, Giorgio ripete e la Donatella rutta...comunque, eccomi qua ad augurare al mio amore un buon lavoro e un buon successo con questo nuovo blog.
A presto!!!
La collezione per l'estate mi è piaciuta molto...I maxi coralli e la campagna sono azzeccatissimi...Per quanto riguarda le interviste io le ho solo sentito dire: è una collezione molto femminile...Anche il figlio su Vanity Fair non ha fatto nient'altro che confermare questo, che l'unico aggettivo per descrivere blumarine è femminile. Saranno contente le signore russe di ritrovarsi, di fronte allo specchio , ogni volta femminili, anche se hanno un paio di baffi.
RispondiEliminaNon sono d'accordo con Beniamino che "Giorgio ripete". E' un luogo comune, io invece penso che molte sue collezioni siano state d'avanguardia e trainanti per altri stilisti. Poi si potrebbe aprire un capitolo su ciò che sfila e su quello che veramente risulta portabile. La sperimentazione fine a se stessa risulta sterile. La sfida + grande sta proprio nell'innovazione dei parametri quotidiani, senza mai dimenticare il passato. Quando si trovano, nelle collezioni successive, tracce di proposte precedenti, allora vuol dire che si è fatto centro.
RispondiEliminaPer quanto riguarda Armani purtroppo la penso come Beniamino...Non penso siano luoghi comuni il suo copiare continuamente da se stesso, lo testimoniano le sue collezioni e una sua intervista, relativa alla sua penultima couture, in cui afferma: "questa volta ho deciso di osare visto che me lo rimproverano tutti, sempre..." Infatti le sue ultime due couture sono interessanti. Per il resto io lo considero un gran furbo, come testimonia il caso della pellicce nelle sue collezioni...tempo fa promise, dopo aver visionato del materiale informativo, di non utilizzare mai più pelli e pellicce di animali...tranne poi fare l'esatto contrario poche collezioni dopo. Non mi piace.
RispondiEliminaOk, provo a spiegarmi meglio...
RispondiEliminaA me Armani piace. Se penso alla comodità, al buon gusto, al buon senso e alla raffinata semplicità penso ad Armani. Non ho nemmeno grandi problemi, per quel poco che ne so, a riconoscere la sua bravura e la sua capacità (passata) di rivoluzionare moda e stile: i tailluer maschili, le giacche comode morbide e destrutturate per le donne degli anni '80, il rigore e la sobrietà in un'epoca ( sempre gli anni '80 ) in cui l'eccesso era un must. Insomma Giorgio ha fatto la storia. Ma forse ha fatto pure il suo tempo. Da un pò di anni non fa che copiare se stesso. E, se è vero che la ricerca non è tutto nella moda, è anche vero che un minimo di innovazione, sperimentazione e senso del contemporaneo dovrebbero essere alla base di ogni nuova collezione. Se non vai avanti è un pò come se tornassi indietro, recita un vecchio adagio.
Mi associo poi, ovviamente, ad Antonio/Dudù quando parla delle ultime sue couture: davvero di grand'effetto e di gran stile!!!
Chi, invece, seguo e apprezzo con grande e vivo interesse? PRADA E MIU MIU, ANTONIO MARRAS E KENZO, JIL SANDER, GIANBATTISTA VALLI, BALENCIAGA...con una particolare ammirazione per McQueen, Berardi, Albino e Chanel.
Ecco, questo poi in linea di principio, perchè collezioni interessanti vengono un pò da tutti...:-)
A me piace molto il mondo Armani. Trovo che abbia un'identità stilistica straordinaria, tale da poter essere declinata in molti ambiti con la stessa forza, dall'arrdamento, al cinema, agli abiti da sposa (quello della Hunziker era un sogno), ai profumi...
RispondiEliminaPenso che ogni sua sfilata sia accompagnata da un'atmosfera così precisa da rendere subito riconoscibile lo stile, al di là degli abiti proposti. E' per questo, secondo me, che si parla di ripetizione. Se invece si analizzano con più attenzione le sue proposte non sono mai le stesse, ogni volta vengono attualizzate. Un esempio: tema ricorrente delle ultime sfilate sono state le spalle importanti anni '80 (ahimè siamo solo all'inizio), Armani sono due anni che ha ricomnciato a dare volume alle spalle.
Poi certo, i suoi punti di forza sono le giacche, i pantaloni ampi....ma questo rientra nell'identità riconoscibile che un marchio deve avere. Aggiungo che è uno dei pochi che riesce a creare abiti da giorno e da sera con la stessa credibilità. E lo sanno fare in pochi. Miuccia ad esempio, che io trovo bravissima, non sa fare abiti da sera: molte donne che vestono Prada, per la sera cambiano stilista.
Dopo questo sermone mi aspetto un bello sconto nelle boutique Armani...
Ora devo scappare ma ne riparleremo.
Mi piace questo spazio in cui si "parla" di moda, grazie per l'ospitalità.
Si, Ale... Ritengo giusto il tuo punto di vista ma è lontano dal mio. Armani rimane un gran furbo, non osa, non sperimenta... non brevetta da chissà quanto tempo... conosce le sue clienti e da a loro quello che si aspettano, niente di più. Io lo preferisco nella couture, le ultime due sono carine... il resto lo trovo abbastanza banale. Riconosco la sua straordinaria sartorialità, la corposità dei capi, lo "strutturalismo"... ma poi? Non lo so... non mi piace... preferisco un Valentino!
RispondiEliminaOvviamente sei il benvenuto sempre...
RispondiEliminaValentino osa e sperimenta?!? Maddai!! Il sig. Garavani (del duo attuale non mi va nemmeno di parlarne)ha sempre fatto un buon lavoro, ma sempre rimanendo in canoni piuttosto classici, mi sembra inadeguato parlare di Valentino come esempio di sperimentazione... Poi tornando a quello che dicevo, ha sempre fatto abiti da sera molto belli, è il resto? Gli abiti da giorno non sono mai stati un gran chè..
RispondiEliminaMi sa che l'unica che ci accomuna sia la (povera) Facchinetti...
No no... Ale, non intendevo dire che Valentino sperimenta... intendevo dire che tra due che non sperimentano preferisco valentino, forse mi sono spiegato male. Comunque nella collezione romana (se non sbaglio era quella)il bolerino fatto di dischi d'organza è stato assurdo... meraviglioso... bolerino che poi è stato indossato anche da Lucy Liu (vai a: http://www.styleforstyle.it/wp-content/file/lucyliu_valentino.png)... io sono rimasto shockato... quel che è giusto è giusto... Se non è sperimentazione quello... o, non so se hai avuto modi di vedere (sempre in quella collezione se non erro) il pizzo ad ingranaggio di orologio... per me era meraviglioso. Poi, è ovvio, sono stilisti che hanno già dato tanto... però secondo me Armani è troppo celebrato ora... secondo me si è molto appiattito. Per quanto rigurarda gli abiti cocktail di Valentino, quelli da giorno, a me non dispiacciono, specie quelli con i dischi di organza (ripresi poi da migliaia di stilisti successivamente) e quelli della couture bianca.
RispondiEliminaAaargh!
RispondiEliminaQuesto me l'ero persa...
E pensre che anni fa Blumarine mi piaceva tanto :'(
Sigh!
Coccolava il mio lato più tenero e sognante, ma questo è un incubo!
Ih, ih, ih...
RispondiEliminaCi ho messo un po', ma alla fine l'ho trovato: la coccola Blumarine che mi ero concessa per i 18 anni :D
Presto lo posterò nel blog!
P.S. Se sei curioso, posso anche inviartelo in esclusiva (anche se forse poi non mi vorrai più sposare :D). La mia mail è visibile nel profilo :)