domenica 12 luglio 2009

Le pagelle: CHRISTIAN LACROIX HAUTE COUTURE FALL WINTER 2009 2010



Messo alle strette Christian Lacroix produce le sue meraviglie. In tempo di crisi, si sa, ognuno da il meglio di se stesso per sopravvivere e questo si ripercuote anche su questa maison. Il ricamo, l'andatura spagnoleggiante che riprende la preziosità di alcune mantillas, un Pierrot haute couture l'anima di questa collezione nostalgica e malinconica come un clown quando si chiude un sipario. Il grigio, il nero, le trasparenze, vengono vivificati dall'oro e dalle argentature che come incenso santificano questo corpo-eglise eretto in passerella.
L'ultima couture colpisce nel segno, il cuore, come l'ultimo RTW, con un romanticismo che non lascia più spazio a quella confusione che ha ammorbato geneticamente il marchio da sempre.
Semplice, couture, questa donna è onnivora di pizzi, ricami, di oro, argento e cristalli, panini con la porchetta: la dieta dei sogni in questo ultimo lavoro è un incubo lontano e l'effetto di questo ultimo pasto non è più una fase indigesta ma una dimensione di altissima sacralità.
Mi ricredo su questa collezione e ritiro "la croix", la croce, che ci avevo posto sopra... la fortuna è dalla mia avendo deciso, coscientemente, di non postarla prima.
Un 7 nutrito dell'esperienza precedente del marchio, un applauso esulato da tutto il resto per questo ultimo lavoro.

4 commenti:

  1. se avesse fatto couture simili a queste sarebbe stato uno dei miei stilisti preferiti...peccato però, un pò mi dispiace ( l'abito da sposa però non si salva mai...HORENDOOOO! )

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  2. Vero... concordo.. l'abito da sposa è un calcio nella pancia

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  3. Concordo. Non di certo all'altezza delle mitiche sfilate da 9 di certi ultimi anni ( i collants !! i cappotti ! i cappelli ! il mood ! i colori ! i ricami ! insomma. ) pero di una malinconica intensità... Il 'martire' della crisi piu sgradevole da digerire. Perché Christian era de l'art pour l'art. Che tristezza !

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