Tutti in piedi per la collezione Balenciaga Spring Summer 2012 disegnata da Nicholas Ghesquière... vuoi perchè le panche non hanno retto il peso degli invitati, vuoi perchè comunque qualcuno alla fine si sarebbe alzato a dar via ad un'ovazione totale meritatissima. La rovinosa caduta dei posti a sedere, nonostante il disagio iniziale, ha sortito l'effetto desiderato: per la prima volta, da che il mondo è il mondo, Suzy Menkes ha osservato per grazia di Dio una collezione sfilare, dall'inizio alla fine, senza smanettare stravaccata sulla seggiola il suo I-pad (la postura eretta evidentemente non conciliava gli smanettamenti)! Per fortuna, perché prima o poi qualcuno gliel'avrebbe preso dalle mani e gliel'avrebbe fatto volare dalla finestra. Affilata, croccante, poggia il suo spirito guida sulle spalle, geometriche, presenti, robotiche, sbozzate come sotto una sciabola, disegnando sulla parte superiore della silhouette solidi tridimensionli da allacciare sul davanti con un cintura "paraurti". Short a vita alta, com motivi roccia, ludici, specchianti, abbinati a top fluidi, sleeveless, o a maglie stampate con miniature da incunabolo medievali che disegnano sui capi effetti che ricordono le carte da gioco. L'abito è una clessidra, sezionato a disegnare una gonna e un top, ha una rigidità sinuosa: dondola sotto l'incalzare dei passi con un movimento ipnotico che lascia estasiati. I pantaloni, ancora a vita alta, inglobano il passate in una struttura amorfa, una lingua veloce lanciata come un colpo di stiletto a bloccare una cintura. Bianco, olio dorato, beige, ma anche ruggine e blu. Molto archivio reinterpretato in un'equazione favolosa che fa la spola tra il passato e la modernità. Il genio assoluto. Una lode.
Dudù,sarò sincero..io non la capisco......
RispondiEliminaNé americani né inglesi... sarà un francese o un italiano a mio avviso!
RispondiEliminaChe cosa scusa??
RispondiEliminaperfezione.
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