Non si è mai abbastanza cafone sembra dirci Donatella che con questa facile collezione propone la sua versione tacky del rock. Il legno santo della croce, qui gemmata, diventa una figurina Panini spiaccicata su top e tubini: dopo Gesù Cristo che moltiplica pani e pesci Donatella Versace trasforma gli ori di Bisanzio in bigiotterie Morellato. E' il miracolo che aspettavamo. Il giallo della resurrezione, il nero della morte, l'azzurro della luce divina ci sono tutti: una palette da discotecara adatta per accoppiamenti plurimi come i cinghiali. E' un rituale quello della vestizione della tecnolesa come quello del pavone che ostenta i colori della coda: la cotta di maglia di metallo e i long dress a sirena di paillettes e cristalli la riconducono ad un universo dove il truzzo trova il suo habitat naturale. Ed è qui che la cotta di maglia diventa inesorabilmente la coatta di maglia. Oltre alle croci le lettere della parola Versace stampate sui tessuti. Si alle croci, magari una enorme su questa collezione. Un 4!
peccato...era la prima collezione di milano che trovavo bella e degna del suo nome!!!
RispondiEliminaALEXANDRE
Come ridicolizzare una delle collezioni piu' storiche della maison...
RispondiEliminarobs
Francamente non l'ho trovata così orribile..Di solito, nei collage che fa Dudù, gli abiti non si vedono bene..qui sembra uno scatto fatto da un'artista delle foto..quindi anche se a lui non è piaciuta non volendo li ha messi in risalto, sti abiti...
RispondiEliminaE' vero che stavolta senza volerlo ha messo in evidenza i pezzi più significativi della collezione...e devo dire che più in questo blog viene massacrata Donatella più a me piace, anche se alcuni pezzi della collezione (in particolare abiti con mega logo stamapato da nuove ricche russe e ucraine) non li trovo un granchè!
RispondiEliminaAdoro Donatella, a differenza di Dudù.. anche se stavolta è stato pure magnanimo...di solito quando si tratta di Versace è più duro.... il collage che ha fatto sulla sfilata della Dona è pure il migliore che abbia mai fatto..m'è piaciuta sta sfilata anche se quelle più interessanti son state, a mio dire, quelle di Fendi e Jill Sander(la migliore in assoluto)...mancano all'appello i D&G, Armani e Cavalli...staremo a vedere
RispondiEliminaPiù o meno concordo con Dudù anche se secondo me Donatella con le croci o ci andava più "affondo" oppure le toglieva definitivamente perché al di la del simbolo del cristianesimo la croce può dare un look gotico e fare apparire la donna più fatale. Con delle giuste combinazioni si può ottenere un look un po intrigante e allo stesso tempo non si perdere l' eleganza che si addice alla donna contemporanea.
RispondiEliminaDKK