lunedì 17 settembre 2012

Le pagelle: MARY KATRANTZOU SPRING SUMMER 2013


Mary Katrantzou, si sa, fa rima con stampa, tanto che le va dato atto di aver creato nelle ultime stagioni un seguito anomalo e di aver generato un vero e proprio boom della stampa in tantissime collezioni.
In questo caso sono i francobolli e le banconote, stampati in versione macro su top, pantaloni e camicIe di seta, a diventare la calamita che irretisce l'attenzione, creando forti effetti optical, ridondanti sulle superfici setose. Visto uno... visti tutti. Mirabile la tecnica di realizzazione che permette tra l'altro effetti luce dorati ripresi con applicazioni di cristalli. La silhouette è più asciutta, meno accademica (pur rimanendo didascalica): abiti chemise, tailleur giacca-pantalone ma anche gonne svasate, rigide, e giochi di pannelli sul retro. C'è già chi grida al miracolo (neanche fossimo di fronte all'ultima collezione del buonanima di Yves Saint Laurent)... ma oltre la stampa ancora non si va (e considerando i plausi difficilmente si cambierà rotta). Eliminato l'ultra grafismo rimane ben poco: un 6 e mezzo.

1 commento:

  1. Per me non più di un 2...Oltre a nutrirsi di un kitsh fastidioso quanto la visione di Pippo Baudo in un perizoma Roberta, è la fiera della banalità, banalità a livello di ispirazione, intenti e soluzioni. Non si può mantenere tutto sulla stampa, tolta quello tutto perde valore...Odio profondo, specie perchè, per quanto Mary sembri così gioviale e mi ci vedrei a berci insieme del Tavernello, tutte queste lodi non sono fondate...se queste sono e nuove leve...preferisco una catenella del cesso.

    robs

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