Le pagelle: GIVENCHY HAUTE COUTURE FALL WINTER 2009 2010

Sfilano le figure muliebri del popolo dei Wakawaka, lontani parenti dei Maya, degli Aztechi e di Rocco Casalino. Bianco e nero si alternano in una guerra fredda accesissima che trova il proprio armistizio solo nelle calde cromie dell’oro elargito come offerta, portando con se un universo lontano da noi migliaia di anni e sorprendentemente riscoperto. I viaggi di Tisci nell’America Latina continuano, in queste terre ancora non contaminate dalla lama degli spagnoli e da Natalia Estrada le spose sacrificali si immolano sugli altari, adorne di un biancore immacolato fulgido, sfumato di rosso (l’abito centrale è a dir poco meraviglioso) come una fiamma viva, come un rogo che non smette di ardere, come un orlo zuppo di sangue. Catene dorate si susseguono sul petto di questa donna E-Team e sulle trasparenze color carne si aggrappano pietre dure che disegnano suggestivi e interessanti tatuaggi tribali couture…Arroganti ma carini gli accessori, dalle coroncine ai bracciali borchiati.
Come sempre l’idea c’è ma il resto si traduce in molto poco. Do un 10 all’abito bianco sfumato di rosso mentre alla restante collezione do un 6. Nel front row della sfilata Christian Lacroix con il dinosauro Denver in Versace atelier!