sabato 31 ottobre 2009
Le pagelle: MISSONI SPRING SUMMER 2010
Diamo il benvenuto a Missoni nel mondo del contemporaneo. C'è stato chi ha aspettato tutta una vita per vedere una collezione del genere in casa Missoni, col rischio di tirarci le cuoia. Non so quanto valga l'aver aspettato, di certo questa è una collezione di tutto rispetto che, fatto stranissimo, riesce a farmi apprezzare la maglia. Questi sono i tempi delle sovrapposizioni, dell'abbinamento a cipolla che gioca sulle lunghezze e da Missoni, per la Primavera/Estate 2010, tutto questo è stato realizzato decisamente molto bene. I colori sono sciacquati, stemperati... un pò di acqua e menta, due dita di cedrata Tassoni, una stecca di zucchero filato... una palette delicata, semplice, spezzettata dai motivi della maglia, dal zig zag della lavorazione dei filati, dal chiaroscuro del nido d'ape, da un colore acerbo che serpeggia sulle superfici.
Tocco finale, sorprendente come un ictus alle sette di mattina sono gli accessori: collane e scarpe conferiscono un giusto completamento agli outfit già di per se stratificati.
Certo, le giacchine annodate in vita sono indicate solo per chi ha il di dietro abbastanza piccolo da poter essere nascosto sotto due dita di stoffa, da dimenticare se si soffre di steatopigia cronica per evitare l'effetto set da the su un tavolo di 4 m x 4! Un 8!
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Le pagelle: MIU MIU SPRING SUMMER 2010
Lunare... questa gatta matta che si agita sui tetti di Parigi nelle notti di plenilunio mi ha letteralemente conquistato.
I bagliori della scorsa collezione che tanti consensi hanno mietuto vengono ripresi nel loro incantato fulgore e orchestrati un una sinfonia più notturna, sofisticata, parigina.
Grande importanza viene data alla stampa: gattini, donnine,rondini... se una rondine non fa primavera tante faranno la spring summer 2010 di Miu Miu che, per un certo verso, riporta alla mente alcuni tessuti stampati degli anni 70, come pigiami e lenzuoli per la notte.
La silhouette diviene rigorosamente slim, proprio quando la tendenza va verso l'oversize, e si stratifica attraverso una serie di capi da indossare per sovrapposizione (il reggiseno si sovrappone alla camicia e su di essa la giacca diventa corta come un bolero).
Romantica e soprattutto giovane, dell'adolescenza conserva i suoi aspetti sognati e il graffio tagliante della ribellione. Forti le scarpe con plateau e le ricercate handbag.
Suggestivi i componimenti di maxi paillettes e fiches che si inseguono in motivi altamente decò su vestitini e camicie preziose.
Bella, una collezione molto bella e decisamente più interessante della collezione che Miuccia ha presentato con la sua prima linea. Un 9!
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venerdì 30 ottobre 2009
giovedì 29 ottobre 2009
Le pagelle: COMME DES GARçONS SPRING SUMMER 2010
Nuova stagione nuova collezione firmata Comme des Garçons... Rei Kawakubo sa come sorprendere il mondo della moda e questa volta ha deciso di farlo con gli scampoli delle precedenti collezioni che, cuciti assieme, creano un effetto scenico che dà all'informe una nuova forma, creando una sempre più sorprendente formula creativa.
La sartorialità europea viene tenuta debitamente a distanza, si preferisce l'effetto patchwork, quasi casuale: le armature di queste donne guerriero infatti sono realizzare con pelle, e tessuti vari, stampati e non... e fanno della confusione, sorprendentemente minimalista (un controsenso ma è così), il loro punto di forza effettivo. Onnipresente il pantalone da ciclista, peggiore di una cambiale al protesto, fastidioso come un rutto in un orecchio specialmente quando è abbinato, non tanto alla stringata, ma al calzettone filo di Scozia ascellare. Tra il circense e il lesbocrazy, come sempre, preferisco gli stilisti orientali nel lungo... molto belle infatti le costruzioni alla caviglia, a metà tra l'ispettore Gadget e un sacchetto di carta per il pane,.
Un 7!
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Le pagelle: MILA SCHON SPRING SUMMER 2010
Bianca Maria Gervasio spacca un capello in quattro con questo suo ultimo lavoro proponendo una serie di modelli in tinta con l'universo artistico della maison che faranno sicuramente la gioia degli affezionati ma, per quanto mi riguarda, riconfermano una banalità di fondo nel lavoro di questa giovane donzella così tanto coccolata dalla critica.
A parte la gonna aspriscatole che più che altro è una peripezia tecnica e che pone esplicitamente questa maison lungo la direttrice della sartorialità romana di un tempo (di un tempo appunto) i capi sono ricalcati su dei mood della stagione precedente (collants preziosi, spalline a punta etc..) che portano la collezione ad essere gia vecchia nel momento in cui sale per la prima volta sulla passerella. Molto carino invece il tono nudo di molti capi che diventa suggestivo quando viene abbinato al celeste o al dorato portando alcune soluzioni verso una concettualità semplice, non impegnativa. Il capo di riferimento: il primo da destra, l'effetto blur della stampa colorata è delizioso.
Io dare i un 5... anche perchè la Bianchina, giovanissima com'è, non può permettersi di uscire a salutare gli ospiti vestita come un'accabadora.
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mercoledì 28 ottobre 2009
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