martedì 30 giugno 2009
Le pagelle: ALEXANDRE HERCHCOVITCH SPRING SUMMER 2009
Alexandre Herchcovitch, per gli amici Gino, punta il suo occhio di bue muschiato sulla patonza.
Un elogio dell’attributo femminile incoronato da inserti frou frou che, a mo di appendice fluttuante, lascia pensare ad una testa di gallo tra le gambe.
Colori cartone costruiscono le figure, medaglie all’onore i bottoni dorati scandiscono soluzioni mimetiche interrotte solo da sprazzi di stampe floreali color cielo spento.
Un romanticismo serioso, non serio, fatto di abiti che cadono, svengono sulle spalle, che pronati, domati si lasciano indossare.
Certo, l’occhio cade sempre sulla cresta della patonza, su quelle esuli creste che sono li a ricordarvi di usare il muffa stop contro i licheni vaginali.
Le idee non sono male, gli abiti finali sono deliziosi e sembrano incrostati di preziosa madreperla.
Ma la collezione manca di guizzo
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lunedì 29 giugno 2009
Le pagelle: CHRISTOPHER KANE SPRING SUMMER 2009
Carnevalesca, un inseguimento di simpatiche merlature rotondeggianti rivangano profili alla dinosauro Denver, attraverso materiali plastici e trasparenze segnate da bordure a contrasto si apre il sipario che da sul giurassico.
L’ironia del sapersi prendere in giro in questo caso conta più del denaro che occorre per acquistare uno di questi capi.
Il primal scream si incarna nella meraviglia di un urlo di scimmia (sottolineando l’importanza della conquista dell’igiene orale), nella stampa animalier giallo rossa, nelle creste d’iguana di un pantalone, nella trasparenza quasi brumosa di un mini drees che sembra fatto di vapore.
L’urlo giunge dalla giungla: è un grido di dolore acuto e sferzante che quasi commuove.
Il messaggio è uno ed uno solo: salviamo il mondo dal male, non lasciamolo in mano a Barbara D'Urso e al suo Pomeriggio Cinque. Fuori luogo invece le sottane profilate di pelliccia che fanno molto viados portoricano sotto il periodo di Natale.
Intensa, una toy collection simpatica, provocatoria, quasi adorabile… forse poco portabile… ma molto molto intensa… Le scarpe rasentano il banale e l’abbigliamento da alcova profilato di pelliccia toglie il respiro peggio di un calcio sulle gonadi… Mmma che dolore! Una sufficienza.
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domenica 28 giugno 2009
Le pagelle: J. MENDEL SPRING SUMMER 2009
Ci si ispira ai fiori con questa presentazione curata da Mendel, un tema che nell’archivio dello stilista non poteva mancare.
La rosa, la betulla, il giglio, la violetta, la zagara, Fiorello… il profumo della primavera (che non è Flora di Gucci) in questa collezione si fa sentire prepotentemente nelle sete drappeggiate seguendo un motivo geometrico, nella scelta di una palette pastellata che sfuma dal rosso al rosa, al bianco, nelle arricciature degli abiti lunghi che ricordano i boccioli del glicine, nei violetti contrastati dal cuoio, nei candori del bianco che allampa. Romanticismo a manetta per questa ragazza vestita Mendel che rischia di scadere quasi nel banale. Imbacuccate di pellicce rosse e gilet foderati di chissà quale animale morto, la collezione scade troppo nel sartoriale dimenticando una ricerca che dia il senso alla forma. Neanche fosse stata disegnata da una bravissima sarta di paese con la testa di una diciassettenne sotto i fumi di un amore adolescenziale, la collezione è troppo acerba, tonda nel suo leitmotiv e poco aperta a variazioni più fresche, meno vetuste.
Meravigliose quelle maledette decolleté spuntate e i primi due outfit in foto.. il resto mi piace ma non tanto da dare più di un sei e mezzo a tutta la collezione.
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sabato 27 giugno 2009
Le pagelle: JOSH GOOT SPRING SUMMER 2009
Una delle collezioni più semplici di quest’estate, fatta di semplici tessuti, fluidi, leggerissimi, e spiccate cromie… arancio, limone intenso, bianco puro, celeste cielo e un po’ di mentuccia e salvia: il refrigerio è assicurato. Tutto punta sull’essenzialità, sull’assenza di un’opulenza che molti ritengono datata. Si va avanti per concetti, inseguendo una linea purissima che si spezza nei tagli trasversali delle mantelline, vero feticcio della collezione, e nelle sovrapposizioni. Da farne incetta per l’estate. Si percorre il perimetro del corpo, si accarezza la vita e si accompagnano i fianchi con una morbidezza senza pari… una serie di soluzioni che rasentano l’effetto sciatta, quasi pigotta.
Io la pigotta l’adotto, come insegnava un vecchio spot a noi caro, in caso poi dovessi pentirmi chiamo Forum.
Un sei e mezzo, anche se penso meriti di più!
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venerdì 26 giugno 2009
New Look Collage: Lim-Valentino-Iceberg-Valli
Giacca: Iceberg ss 09
Vestito: Valentino by Chiuri e Piccioli fw 09/10
Scarpe: Giambattista Valli
Borsa: 3.1 Phillip Lim resort 2010
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Le pagelle: COMME DES GARCONS SPRING SUMMER 2009
Il nome del marchio rende bene l‘idea di questa collezione… come dei ragazzi, in questo caso ragazzacci, senza paura di osare e sembrare ridicoli… quel tipo di coraggio e assenza di dignità ottimi per mettersi in gioco, mai come in questo caso
Sacchi di spazzatura sfilano sulla passerella, legati alla rinfusa e in modo disordinato: un’ode alla differenziata… esplodono in una fumata di lanugine biancastra, strappati con fenditure a morso di cane, tagli a unghia di gatto, lacerazioni a tube di gallina, a ovaia di testuggine… non si sa più cosa inventarsi.
La location è totalmente immersa nelle tenebre e questo, senza ombra di dubbio, non può che aiutare questa collezione che per buona parte non ho capito.
Abiti impunturati con motivo soccer ball per tutte le signore Beckham in circolazione, mini mantelline couture-soccer, crinoline che come spore infestano silhouette a tronco d’albero… tra il magico e l’inquietante, tra Cristina D’avena e la contessa De Blank, la collezione si muove e ci riconduce davanti ad un grande punto interrogativo… cosa arriverà nei negozi di tutti questi miasmi creativi partoriti dalla mente di Rei Kawakubo?! Per ora, della collezione, sono stati venduti solo tre articoli in tutto il mondo: un paio di calzini, un colbacco in tela aida e una collana fatta di scamorzine affumicate…e c’era chi nemmeno ci sperava.
Zero.
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giovedì 25 giugno 2009
New Look Collage: Valentino-Kroell-Ferretti
Giacca e gonna: Valentino by Chiuri e Piccioli fw 09/10
Guanti: Alberta Ferretti Pre-fall 09/10
Scarpe: Devi Kreoll ss 09
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Le pagelle: GARETH PUGH SPRING SUMMER 2009
Quello della mantellina fatta di sorci… ormai tutti lo conoscono po’ così, ma Gareth Pugh è anche molto altro… è anche quello che ha disegnato l’albero di natale fatto di neon esposto nel grandissimo Top Shop di Londra.
Una collezione, una couture.. si va oltre il corpo e le umane misure… la vincita del premio ANDAM (Association Nationale pour le Développement des Arts de la Mode) gli consente di sfilare a Parigi, essere stato adocchiato da Madama Wintour Somejodefrancasozzani gli concede diecimila altri privilegi.
Sfilano androidi in black and white, protetti da armature futuristiche e lamellari, in questa collezione altamente strutturata che porta avanti una serie di concetti che io ritengo ancora ancorati a sperimentazioni più moderne che contemporanee.
Sono i personaggi della scala quaranta, quelli di Alice di Cerignola delle meraviglie dopo migliaia di anni di sudditanza e devozione dimostrata verso la Regina di Cuori e Piero Pelù.. sfila la coatta romana del 3400, la gotica del 4000 dC dall’ascella tostapane.
Visionaria, geometrica, composita, il germoglio ispirativo iniziale si completa in una opulenta fioritura… forse troppo bianca, forse troppo alternata al nero… un rigore che non lascia spazio a nessun respiro che non sia perfettamente calcolato… e questo la fa diventare una collezione troppo fredda e triste.
Un cinque.
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mercoledì 24 giugno 2009
Le pagelle: ICEBERG FALL WINTER 2009 2010
Macro sculture di lana come naturali apofisi sorgono sulle silhouette pensate da Paolo Gerani per questa collezione di Iceberg.. La lana diventa il marmo da lavorare per creare delle meravigliose sculture.
Decorazioni a squama di pesce si inseguono lungo tutto il corpo imbruttite, tessuti tecnici doppiati di sottili ragnatele di lana effetto cashmere, maxi cerniere, maxi paillettes e creste costruiscono delle vere e proprie armature sui bomber rosso fiammante.
Una demi-couture molto tecnica, quasi sportswear, sporcata di stole, orli, gonne di pelliccia di volpe scuoiata viva e strappata alla sua tana con una crudeltà di cui solo noi umani sappiamo dar prova.
Che brutta cosa, proprio ora che l’unione europea dimostra una sensibilità a difesa degli animali firmando un embargo che impedisca alle nazioni europee di commerciare, comprare, pelli di foca.
Peccato.. la collezione, per il genere in cui essa si inserisce, sarebbe potuta essere davvero molto carina ma le mani sporche di sangue sono troppo evidenti e il rosso dei capi forse serve a ricordarcelo. Carina ma non compratela… le alternative sono tante e tutte eco-sostenibili.
Sei e mezzo ma non si fa!
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martedì 23 giugno 2009
Le pagelle: HAIDER ACKERMANN SPRING SUMMER 2009
Se volete evitare l’effetto sciattona delle case popolari evitate di accingervi a considerare la collezione in corso di Haider Ackermann…
Qualcuno si è divertito con un paio di forbici molto affilate… ogni capo è come se fosse stato cucito e tagliato mille volte… rischiate una denuncia della buoncostume
Una collezione che riutilizza forse tutti gli scampoli di tessuto delle collezioni degli ultimi dieci anni, una cucitura su, una cerniera giù e si rischia di restare con le mutande al vento, una natica che esce fuori… e di fare la figura della parente più prossima di Edward mani di Forbice.
Tutta virata verso i toni del nero, del blu, del beige… ha un cuore molto interessante che secondo me è stato sviluppato in maniera un po’ troppo confusa.
Bellissimo il quarto outfit in foto.
Ovviamente parliamo di Ackermann e non di bruscolini perciò un 6 e mezzo è doveroso.
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lunedì 22 giugno 2009
Le pagelle: DEVI KROELL SPRING SUMMER 2009
In una parola: meravigliosa..
In questa collezione di Devi Kroell tutto diventa oversize, una bambina che veste i panni della mamma. La pochette diventa gigantesca… le gonne diventano corolle ampissime in cui perdersi, coronate da giacche lineari al di sopra della vita.
Una collezione pulita, tersa, profumata, che alterna capi chiari a capi scuri sapientemente abbinati a scarpe che a volte ricordano un universo quasi sadomaso.
Bellissimi i volumi che si gonfiano, respirano, si asciugano.. i motivi a squama rielaborata, le sovrapposizioni giocate sulle lunghezze e su sfumature leggermente diverse.
L’alternanza di gioielli quasi meccanici e decorazioni romantiche crea un effetto sobrio, tranquillo, nonostante il piede sull’acceleratore sia schiacciato.
Elegantissima, moderna… mi ripeto: meravigliosa… do un 9 anche se per me meriterebbe un nobel per la pace… dei sensi.
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domenica 21 giugno 2009
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